venerdì 22 gennaio 2016

FREDDO E CARNEVALE !


MA QUANTO FREDDO FA??


Un giorno ho letto una frase che mi ha fatto sorridere….perché é verissima.

Prima ci lamentiamo per il troppo caldo, poi per il troppo freddo, per tornare a dire che fa troppo caldo.

Prima diciamo … ma non arriva piu’ il freddo???? Per poi dire… ma quanto freddo fa????

Non ci si sa come vestire, si parte il mattino con il freddo, si torna con il caldo.

Oppure….quanti gradi sotto zero oggi!!!


Insomma….tutti noi da un puntino nel mondo ad un altro ripetiamo sempre le stesse cose sul tempo…non è divertente?


Volevo raccontarvi la mia serata di ieri , una lunga passeggiata al freddo tra le calli di Venezia.


Sapevate che la larghezza delle calli varia ? Dalle callette  dai 60 centimetri circa fino ai  sei metri o anche oltre delle calli larghe.


Tu entri ed esci da callette stupende, osservi finestre di case meravigliose e da giu’ spii le travi al soffitto, le lampade antiche….e sogni.


Travi di legno scuro, luce fioca, balconi di legno….nel totale silenzio.


Questa per me è Venezia, esplorare piccoli quartieri che sono  sconosciuti a chi non abita in quella splendida città e che regalano immagini indimenticabili.


Spesso passeggiando mi giro ed osservo quell’atmosfera irreale….. sembra di essere all’interno di una sceneggiatura di un antico film …. Invece no, è tutto un mondo meravigliosamente vero.


Il silenzio …. questa è la magia che ritrovo sempre in questo posto di sera…tutto fermo, senza nessun rumore.


Mi è piaciuto molto trovare in qualche angolo qualche filo di coriandolo….nella notta immobile.

Già, perché a Venezia di giorno c’è la grandissima energia del Carnevale e ti ritrovi a fare gli stessi passi con Arlecchino oppure un grande Doge Veneziano.


Stai mangiando una frittella di fianco ad una gran dama veneziana, o ti passa vicino Zorro!


Si racconta che per secoli rimbombavano saluti tra le calli


“Buongiorno Siora Maschera” !


ma anche oggi, il Doge fa un inchino e tu rispondi allo stesso modo perché ti viene natuale farlo.


In quel momento non esistono piu’ tablet, tecnologia avanzata, si torna in dietro di secoli in un lampo.


La notte tutto si calma e torna silenzioso, le maschere sono piu’ rare, arriva la foschia notturna e camminando trovi qualche segnale del carnevale del giorno, qualche coriandolo o qualche spruzzo di coriandolo bianco.


Ecco.
Questo mi è piaciuto ieri,
trovare dei fili di coriandolo…
una continuità,
un segno,
un gioco.



Buon fine settimana a tutti voi,

Silvia


PS. A breve vi insegnerò la mia ricetta per fare delle squisite frittelle di carnevale.











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