Oggi questo sole mi fa pensare ad un cuoco che amo molto perché lavora con amore, passione , divertimento e grande ospitalità.
Ho letto in un libro che lui non si sente arrivato nonostante il suo successo e questo è il suo segreto vincente.
Si rinnova sempre e come i poeti di un tempo, crea per poi rivedere correggere, ampliare.
I poeti dell'800 scrivevano per trovare delle risposte, per capire per esempio il mistero del ciclo della vita che porta a tutti noi un percorso, un destino e scrivendo trovavano pace interiore.
Un cuoco cucinando regala un pensiero, una pace a tavola.
Leggendo alcune poesie di Pascoli piuttosto che di Ungaretti per esempio, si perde la razionalità per un attimo, sembra di essere li' in quella natura descritta , in quel nido familiare o in quel campo di battaglia.
Gli spazi bianchi tra i versi rallentano il ritmo della lettura per poi , con qualche parola , accellerarlo.
E leggendo entri nella personalità del poeta e assorbi il suo stato d'animo , condividendo il suo pensiero.
Pascoli parlava del Fanciullino che è in noi e che ci permette di godere delle piccole cose e di scoprirle.
Sono passati anni , eppure è così.
Fuori non c è solo un giovedì, un sole, un vento.
Fuori c è una natura che si rinnova sempre e che ci regala sempre immagini e profumi diversi.
Accorgiamocene , cogliamo, non chiudiamo i sensi.
Un cuoco per me è un artista, un poeta, che fa di pochi ingredienti una bellissima poesia.
Un sugo per la pasta o per delle bruschette non è un sugo e basta.
Ha una storia nostra, resterà nei ricordi, rimarrà in un quaderno di appunti e ha un intreccio di ingredienti impostati nel modo giusto, proprio come i versi di una poesia.
Dell'olio in una padella ed uno spicchio di aglio tritato già ci mette di buon umore per il profumo che sprigiona.
Se aggiungiamo un trito di alici e seppia e insaporiamo con del sugo di pomodoro saremo tentati di assaggiare, perché quella padella ci avra' regalato uno spettacolo inaspettato e meraviglioso, proprio come la natura.
Se cuoceremo al dente la pasta , magari dei rigatoni, mangeremo percependo un pensiero positivo e sereno, come quei versi con ritmi diversi.
Se faremo del pane abrustolito e ci verseremo sopra il nostro sugo sentiremo profumo , sapore, come quella poesia che solo leggendola ci ha regalato il profumo del mare o di un fiore.
E come l'ultimo verso di una poesia, daremo al nostro piatto una spolverata di prezzemolo fresco tritato.
Alla prossima e buone poesie a tutti voi.
Silvia e.....Olio e Rosmarino
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